0.00 0
Carrello

Nessun prodotto nel carrello.

Bonifica , smaltimento e rimozione amianto : la normativa

Prima di leggere l’articolo che riporto di seguito volevo dirvi che se siete alla ricerca di una consulenza per la sicurezza nei luoghi di lavoro, cercate un laboratorio di analisi per il controllo delle fibre aereodisperse di amianto , o dovete effettuare lo smaltimento di una copertura o di un cassone di eternit potrete chiamare il numero verde 800146627 o inviare una mail a info@giuliomorelli.com .

Emergenza Amianto: Sicurezza Sul Lavoro

L’amianto è un materiale che si trova in natura in diverse parti del globo terrestre si estrae facilmente tramite la macinazione della roccia madre in genere in miniere a cielo aperto. Grazie al suo basso costo di lavorazione è stato largamente usato in passato in oltre 3000 tipi diversi di manufatti.

La pericolosità dell’amianto consiste nella capacità del materiale di rilasciare fibre potenzialmente inalabili che sono la causa di gravi patologie a carico prevalentemente dell’apparato respiratorio. Tanto più l’amianto è friabile tanto più è maggiore la probabilità che le fibre vengano disperse nell’aria ed inalate.

Da alcuni anni a questa parte non vi è più alcuna produzione di amianto, le principali industrie che lo lavorano hanno definitivamente chiuso i battenti, tuttavia è ancora possibile trovarlo negli ambienti di vita e di lavoro essendo materiale indistruttibile, tonnellate e tonnellate di questo materiale devono essere bonificate. Le tecniche di bonifica si dividono in: rimozione, incapsulamento e sovracopertura.

L’incapsulamento è un trattamento dei materiali contenenti amianto con prodotti penetranti o ricoprenti che formano uno strato di protezione sulla superficie esposta.

La sovracopertura o confinamento consiste nell’istallazione di una barriera a tenuta che separa l’amianto dalle aeree occupate dall’edificio o dall’ambiente esterno.

La rimozione è l’unico metodo che risolve alla radice il problema ma è anche quello che necessità di maggiore cautela durante l’intervento, in quanto si può manifestare una notevole dispersione di fibre e il danno rischia di essere maggiore del beneficio, inoltre l’amianto rimosso deve essere smaltito come rifiuto pericoloso.

I materiali all’interno degli edifici e i materiali compatti nuovi o in buono stato di conservazione tendono a liberare fibre spontaneamente, lo stesso materiale mal conservato, esposto ad urti o ad agenti atmosferici, subisce un progressivo degrado, di conseguenza dopo anni di istallazione si possono determinare alterazioni corrosive superficiali con affioramento delle fibre e fenomeni di liberazione.

La bonifica deve essere eseguita da imprese iscritte all’ Albo Nazionale dei Bonificatori, i lavoratori devono essere in possesso di un attestato di Formazione Professionale e Idoneità Sanitaria alla mansione, l’impresa che esegue materialmente la rimozione  deve predisporre un dettagliato piano di lavoro da sottoporre al parere preventivo alla competente azienda USL.

La rimozione delle coperture in cemento- amianto viene necessariamente svolta in ambiente aperto, non confinabile e per tanto deve essere condotta limitando il più possibile la dispersione di fibre. Le procedure operative prevedono:

–         l’allestimento del cantiere rispettando la normativa antinfortunistica ed adottando tutte le misure per prevenire i rischi di caduta dall’alto e di sfondamento delle lastre;

  • L’adozione di mezzi di protezione individuale, i lavoratori dovranno essere dotati di semi-maschera o facciali filtranti con filtro del tipo P3, tuta integrale con tanto di copricapo, senza tasche interne chiudibile ai polsi e alle caviglie con elastici e nastro adesivo, calzature antiscivolo, guanti in grado di garantire una sufficiente resistenza alle sollecitazioni meccaniche e imbracature di sicurezza;
  • Il trattamento preliminare della superficie delle lastre con soluzioni incapsulanti deve essere eseguito utilizzando tecniche a bassa pressione;
  • L’eliminazione dei fissaggi con utensili manuali o con attrezzature portatili, va effettuata a bassa velocità;
  • Lo smontaggio delle lastre deve evitare interventi distruttivi;
  • L’imballaggio e l’impilamento delle lastre va eseguito preferibilmente in quota e calo a terra con adeguati mezzi di sollevamento;
  • Lo stoccaggio delle lastre rimosse ed impilate viene effettuato in aeree apposite o direttamente nei container destinati al trasporto in discariche autorizzate tramite trasportatore autorizzato.

L’alternativa: Risorsa Rinnovabile

L’amianto o i materiali contenenti amianto se sono portati a temperature superiori agli 800 gradi si trasformano in fasi silicatiche minerali innocue per la salute dell’uomo, quindi esiste un metodo scientifico per trasformare questa sostanza cancerogena, questo principio a livello tecnologico ed industriale si può sfruttare per la trasformazione di materiali contenenti amianto, ad esempio le lastre di cemento-amianto “eternit”, in una materia prima assolutamente innocua. Questo procedimento si può ottenere utilizzando un forno industriale continuo di grandi dimensioni (lunghezza 130 metri) che permette appunto la trasformazione termica attraverso temperature molto elevate, fino a 1200°, per arrivare ad un prodotto sicuramente innocuo e soprattutto riciclabile in vari materiali industriali, ad esempio: è impiegato nelle piastrelle ceramiche ( gres porcellanato ) utilizzando circa il 5% del prodotto trasformato che abbiamo chiamato CRIAS (dal latino Cristallizzazione) ovvero cristallizzazione dell’amianto, si possono ricavare non solo piastrelle ma anche materiali plastici utilizzando oltre il 40% del prodotto trasformato, inoltre viene adoperato per la realizzazione di materiali meno nobili come le tegole, costituite dal 20% di materia trasformata, che possiamo utilizzare per sostituire le coperture una volta costituite da amianto.

Questo procedimento attualmente assicura la soluzione definitiva per il problema amianto in Italia, in quanto la soluzione alternativa maggiormente raccolta che è quella della rimozione e interramento in discarica, non risulta definitiva, a causa della non trasformazione dell’amianto che lasciato in discarica potrebbe essere rimosso, lisciviato e trasportato nella falda acquifera.

PIATTAFORMA E-LEARNING


MODULO CONTATTI

Giulio morelli

contatti

  • Anguillara Sabazia ( Roma )
  • Telefono: 069968846
  • E-Mail: info@giuliomorelli.com

numero verde

800146627
Consulenza HACCP e Sicurezza sul Lavoro

iscriviti alla newsletter

seguimi sui social

© Giulio Morelli Consulente per la sicurezza e haccp. Corsi di formazione online e in aula
privacy policy | terms and conditions